A volte vorresti parlare con qualcuno, confrontarti, essere debole, lamentarti e chiedere aiuto. È difficile essere sempre forti per tutti.
Ma, se sei tu la titolare, il tuo ruolo lo richiede.
Tu hai scelto di essere titolare di un’azienda, forse hai solo aperto una partita iva e da sempre sei abituata a chiedere il supporto di altri.
Probabilmente hai assunto una ragazza giovane e sei diventata anche sua amica. E a questo punto ti sei confidata con lei, le hai raccontato le tue paure, le delusioni che hai avuto dalla vita e dal lavoro e le hai chiesto un parere, un consiglio, un supporto.
Cosa c’è di male?
TUTTO!
Mai fare una cosa simile… svegliati!
Tu sei la titolare della tua azienda, hai deciso di fare una vita diversa dalla massa, hai scelto di essere al vertice, la numero uno della tua società.
Non puoi, e non devi, appoggiarti sulle tue collaboratrici. Il tuo compito è, invece, sostenerle.
Il tuo ruolo è fare l’allenatrice del tuo staff e non il contrario.
Riesci a immaginarti un allenatore di qualsiasi sport, parlare, confidarsi con le lacrime agli occhi con i suoi atleti perché non sa bene che strategia prendere e perché sente troppo la pressione delle responsabilità?
Dai, fa sorridere solo pensarci.
Eppure spesso trovo titolari che lo fanno. Perché?
Il motivo è semplice, perché quando si è al vertice ci si sente soli.
Abbiamo bisogno di confrontarci con qualcuno, di scaricare la pressione e, a volte, semplicemente di vivere fino in fondo le emozioni negative per esorcizzarle.
Questo non è sbagliato, fa parte della natura umana, di uomini e donne….
Ma se non puoi farlo con lo staff allora con chi?
Con i propri mariti? Nemmeno, questa strada non è produttiva perché spesso si rischia di portare in casa problematiche irrisolvibili e di non riuscire mai a staccare.
La famiglia è importante per vivere emozioni e ruoli diversi e per ricordarti che non esiste solo il lavoro.
Nemmeno il commercialista fa al caso perché non ha gli strumenti per poterti dare un consiglio ed è condizionato dalla complessa situazione fiscale, economico, politica di oggi.
Ci sono quindi due figure che ci possono essere di supporto in questo caso:
– una titolare di successo
– un coach specializzato
Entrambe le figure non si trovano sotto casa, spesso vanno cercate accuratamente e, una volte trovate, te le devi tenere strette.
Quando ai corsi, convegni o in fiera, conosci imprenditrici che ottengono risultati migliori dei tuoi, invece di provare invidia o essere depressa, devi parlare con loro, chiedere come fanno. Creare un legame e, se possibile, diventare loro amica.
Più ti circondi di persone di successo migliori di te, maggiore sarà la tua spinta a crescere. E sarà anche più facile.
Oltre a questa strada esiste quella del Business Coach, una delle poche figure professionali adatta a dare supporto a chi è al vertice di un azienda.
Sa come ascoltarti, come aiutarti a capire cosa c’è di reale nella situazione che stai vivendo e cosa invece stai distorcendo o ingigantendo.
È un supporto anche nel trovare le risorse che ti serviranno per raggiungere i tuoi obiettivi.
Insomma è specializzato in questo.
È importante quindi fare una distinzione tra chi ti è vicino e ti vuole bene e chi è in grado di darti un vero supporto.
Spesso le due figure non coincidono.
Se ci si confida e ci si lamenta e si chiede un consiglio a chi si ha vicino, ma non è in grado di dare il giusto supporto, si ottiene solo di allontanare quelle persone.
Dunque, da oggi in avanti, se hai bisogno di un supporto, cerca una titolare vincente o chiama un business coach.
Buon lavoro
Paolo Gorla
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